Ci hanno mandato un messaggio, e ci hanno di andare a scuola. Ci hanno scritto oggi, per andare domani. A metà pomeriggio. Per andare a ritirare le sacchette, che stanno chiuse negli armadietti da quel 24 febbraio che è stato l’ultimo giorno di scuola di questo anno strano. Ci hanno chiamato, e noi siamo andati.
Categoria: Pensieri
Il mondo un uno schermo
Ed è arrivato il momento nel cui abbiamo sostituito le finestre. Le abbiamo prese, le abbiamo messe in un angolo, e le abbiamo lasciate lì. E così, per guardare fuori il mondo in cui fioriva la primavera, abbiamo smesso di guardare fuori dalla finestra. Non stiamo più a spiare dietro le tende, non ci sporgiamo più dai vetri, non salutiamo più fra le imposte.
Cosa stiamo imparando di bello, dal Coronavirus
Stiamo imparando a vivere insieme. Non che non lo sapessimo fare, ma forse non lo sapevamo fare sempre, per sempre. Non lo sapevamo fare quando altro non potevamo fare che stare insieme sempre e per sempre. Perché si, è bello, ma qualche volta pure no. Ed è qui che stiamo imparando a metterci un po’ da parte, per fare spazio agli altri.
Stiamo imparando a raccontare quello che sentiamo, ad esprimere le nostre emozioni, a spiegare i nostri desideri, a descrivere quello che vorremmo. Perché spesso le parole riescono a sistemarle bene, le cose.
#lodicelamamma: i vecchietti, ai tempi del Coronavirus
#iorestoacasa, ce l’hanno detto, e l’abbiamo fatto. Dal giorno in cui ce l’hanno detto, abbiamo scelto che non dovevamo fare altro che farlo. Perché è giusto così: per noi, e per tutti. Per tutti, che vuol dire per noi, e anche per te, caro vecchietto.
La noia, ai tempi del Coronavirus
– Mamma?
– Dimmi, Filippo
– Cosa facciamo, mamma?
– Io mi annoio, mamma
– Eh si Sofi, anche io mi annoio
– Possiamo guardare la televisione, mamma?
– L’avete già guardata la televisione, bimbi!
– Ma ne abbiamo guardata poca!
– Che cosa vuol dire poca, per te, Filippo?
– Quella che abbiamo guardato oggi, mamma!
– Si mamma, si, era poca, quella che abbiamo guardato. E poi ieri ne abbiamo vista più tanta. Vero, Filli?
– Eh si, mamma, ieri abbiamo visto un catone in più di oggi
– E allora facciamo che adesso facciamo un gioco, che dite?
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Un po’ grande, e un po’ piccolo
Ed eccoti lì, a metà. Non sei di qua, ma non sei nemmeno di là. O forse, sei un po’ di qua, e un po’ di là. In equilibrio. Un po’ precario, a volte. Molte volte, a dire la verità. Cone se ti tirassero da una parte, e subito dopo anche dall’altra. E tu sei lì, che cerchi di stare in equilibrio, ma qualche volta lo perdi, quell’equilibrio.