Stiamo imparando a vivere insieme. Non che non lo sapessimo fare, ma forse non lo sapevamo fare sempre, per sempre. Non lo sapevamo fare quando altro non potevamo fare che stare insieme sempre e per sempre. Perché si, è bello, ma qualche volta pure no. Ed è qui che stiamo imparando a metterci un po’ da parte, per fare spazio agli altri.
Stiamo imparando a raccontare quello che sentiamo, ad esprimere le nostre emozioni, a spiegare i nostri desideri, a descrivere quello che vorremmo. Perché spesso le parole riescono a sistemarle bene, le cose.
Mese: aprile 2020
Lavorare, ai tempi del Coronavirus
Mamma, Filippo non mi fa giocare! Eh no, Sofi, io ho un po’ voglia di giocare da solo, ora. Non puoi fare qualcosa con la mamma? Mamma, puoi giocare con Sofi, ché io voglio starmene un po’ tranquillo? Mi leggi una storia, mamma? Ora devo finire di fare una cosa molto importante. Il citofono? Ancora questo, che chiama? Ma non avevamo detto che quello era il momento in cui la mamma lavorava? Si ma quando suona questo timer? Hai messo ottanntamiliarda ore, mamma?
Come curare le tue piccole grandi ferite
– Che succede, Sofia?
– …
– Sofi, cosa succede? Perché piangi?
– …
– Ti è successo qualcosa?
– …
– Ti sei fatta male da qualche parte?
– …
– Ah, alla manina? Ti sei fatta mano alla manina? Fammi vedere la tua manina
– …
– Mi sembra che stia bene la…
– C’è il sangue…
– Il sangue? Dove, c’è il sangue?
– Sulla manina!
– Si, questo lo immaginavo. Sulla manina dove, però?
– Qui!
– Oh, ma questo è sangue? Non mi ero accorta, che quello fosse sangue! Ora la curiamo subito la tua manina, va bene?
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