Le abitudini rappresentano le nostre rassicuranti certezze, e i piccoli grandi pilastri che scandiscono le nostre giornate. Costruiscono porti sicuri a cui fare ritorno, stabiliscono modalità che si ripetono, uguali a se stesse, ogni giorno. Le abitudini ci ricordano quello che è stato e ci annunciano quello che sarà. Uguale, ieri, oggi e domani.
Mese: aprile 2017
La mia mano nella tua
Mi hai dato la mano, quando avevo bisogno di sapere che qualcuno era lì con me. Mi hai accarezzato le guanciotte morbide quando volevo una piccola grande coccola. Mi hai dato la mano, quando avevo bisogno di appoggiarmi per fare i miei primi passi per scoprire il mondo. Mi hai sorretto quando mi sembrava di perdere l’equilibrio e cadere.
#lodicelamamma: piccoli incontri speciali

Foto di Roberto Morelli
Sono stati piccoli incontri speciali. Grandi occhi che mi guardavano curiosi e stupiti, piccoli visi che mi scrutavano indagatori. Ci siamo incontrati in una mattina qualsiasi, quando ho bussato alla loro porta, e ho varcato la soglia. Io, e quei bambini. Occhi azzurri e codini biondi, ricci castani e sguardi impertinenti.
Chi cerca, poi trova
– Dove è mia palla, mamma?
– Quale palla, Filippo?
– Palla biancaossa, mamma!
– La palla bianca e rossa, dici, Filippo?
– Si mamma. Dove è? Io no vedo mia palla biancaossa
– E’ lì, Filippo, vicino al comodino. La vedi?
– Io no vedo, mamma
– Filippo, vicino al comodino. Lo vedi il comodino, FIlippo?
– Si, lì.
– Ecco, vicino al comodino, sotto, c’è la tua palla. L’hai vista?
– E’ sotto mio comodino mia palla biancaossa, mamma! Vedo io, adesso!
Gli odori di Ischia
A Ischia si sente l’odore delle onde che si riempiono di schiuma e delle scogliere che rotolano nel mare trasparente. Della sabbia bianca e sottile e dei sassi rotondi e luccicanti. Delle barche piene di pesci e delle reti attorcigliate. Dei gabbiani che volano sull’acqua e che pesci che saltellano fra le onde.
#lodicelamamma: i miei figli
I miei figli giocano nei prati e rotolano nell’erba, inseguono le formiche e raccolgono le margherite, si arrampicano sugli alberi e sbucciano i bastoni. Mettono i piedi nelle pozzanghere e le mani nel terra, le dita nel fango e le unghie nella sabbia. Raccolgono legnetti e foglie per cucinare sassi e fiori, inventano ricette che cuociono sotto le panchine. Inseguono le bolle di sapone e le acchiappano con le mani, rincorrono le lumache e scacciano i moscerini agitandosi le mani davanti al naso.