Ci sono quei giorni che ti svegli, e che fuori è ancora buio. Qualche luce sulla strada, qualche lucina alle finestre, e poi buio. Dormono tutti: persone, case e cose. E dorme anche il cielo, che è tutto nero.
Mese: gennaio 2016
Chissà perchè ce l’hanno tutti con me
Lo capisci subito, quando i grandi stanno parlando te. Perché parlano, e ti guardano. Controllano se tu stai ascoltando. E se si accorgono che tu stai ascoltando, allora si mettono a parlare anche con te. Soprattutto se stanno dicendo cose brutte, di te.
Gira la pagina
Sono degli strani oggetti, i libri. Li guardi, e ti sembrano una cosa; li apri, ne diventano un’altra. Pagine, parole scritte, disegni, colori. Cose che non ti aspettavi, quando li guardavi da fuori. Cose che non pensavi esistessero, quando li tenevi tra le mani ancora chiusi.
Il rumore delle foglie che cadono
Sugli alberi, è quello il posto delle foglie. Attaccate ai rami, vicine vicine. Grandi o piccole, lunghe o larghe, tonde o appuntite: è lì che devono stare, sugli alberi. Devono, o dovrebbero. Perché d’inverno no, non ci stanno, sugli alberi. Quando arriva il momento di mettere sciarpa e cappellino, loro decidono che è il momento di scendere, dagli alberi. E di andarsi a riposare per terra.
Correre, correre, correre
Corrono, i grandi. Corrono veloci, da una parte all’altra. Corrono sempre, da qui a lì. Corrono, e non vedono. Corrono, e non guardano. Corrono, e non osservano. Corrono, corrono, corrono. Corrono, e non si accorgono.
Disegnare su un foglio che non finisce mai
Un foglio bianco vuole dire libertà. Libertà di lasciarlo bianco, o di riempirlo come vuoi. Libertà di riempirlo con un colore solo, o con tanti colori. Libertà di usare le matite o i pennarelli, i pastelli o le tempere. Libertà di farci un disegno, o tanti disegni. Libertà di farlo diventare tutto quello che vuoi.